Nuovo diritto di famiglia: storia, novità ed evoluzione del settore

Sei alla ricerca di informazioni sul nuovo diritto di famiglia e sulle normative italiane in materia?

In questa guida ti spiegheremo che cos’è il diritto di famiglia e perché è importante, illustrandoti le principali leggi e riforme in materia e gli strumenti per apprenderle al meglio.

Per diritto di famiglia intendiamo una branca del diritto che contempla norme che hanno per oggetto status e rapporti giuridici in riferimento ai soggetti che costituiscono una famiglia.

Questo aspetto del diritto non prende in considerazione solamente gli interessi del singolo, ma dell’intero nucleo familiare.
Quando parliamo di nuovo diritto di famiglia facciamo riferimento alle molteplici riforme e novità introdotte negli anni dal punto di vista normativo, che hanno portato ad una vera e propria rivoluzione delle leggi originali.

Vediamo ora in che consiste la riforma diritto di famiglia, novità nel settore e un’interessante risorsa per comprendere meglio questa disciplina.

Riforma del diritto di famiglia e novità del settore

Dalla storia di questa disciplina al nuovo diritto di famiglia 2017, ecco tutto quello che devi sapere sulle norme relative ai nuclei familiari.

Che cos’è il diritto di famiglia

Prima di parlare di nuovo diritto di famiglia e di tutto ciò che è cambiato in questo campo, definiamo meglio il concetto di diritto di famiglia e le sue aree di influenza.

Per diritto di famiglia intendiamo un insieme di norme facenti riferimento a tutto ciò che ruota attorno al nucleo familiare.

L’aspetto più caratterizzante di questa branca del diritto è che non prende in considerazione solamente gli interessi del singolo, ma mette al centro il benessere del gruppo familiare. Per questo motivo il diritto di famiglia:

  • Prende le distanze dal diritto privato, perché fa gli interessi di una collettività di individui, avvicinandosi di più al concetto di diritto pubblico;
  • Viene regolamentato attraverso da norme di ordine pubblico e, in quanto tali, inderogabili. Ad esempio, un soggetto ha libertà di scelta sul matrimonio, ma se il riscontro è positivo è tenuto ad accettare tutte le norme che regolano l’istituto;
  • Spesso le norme che fanno capo a tale diritto non prevedono sanzione;
  •  I rapporti nella famiglia sono costituiti da diritti-doveri reciproci e di uguale contenuto. Ad esempio, l’educazione dei figli è un diritto-dovere di chi esercita la patria potestà.

Storia della disciplina

riforma diritto di famiglia

Il diritto di famiglia è stato codificato nel 1942 ma, di quelle norme, non rimane ad oggi quasi nulla.

Alla base del primo libro del codice civile italiano, intitolato “Delle persone e della famiglia“, Titoli V, VI, VII, VIII, IX, IX-bis, X, XI, XII, XIII, XIV, c’era una concezione della famiglia fondata sulla subordinazione della moglie al marito, sia nei rapporti personali sia in quelli patrimoniali, sia nelle relazioni di coppia sia nei riguardi dei figli.

I cosiddetti figli illegittimi, nati fuori dal matrimonio, venivano discriminati ricevendo un trattamento giuridico diverso dai figli legittimi.

Oggi pensare a tutto questo ti sembrerà quasi assurdo e terribilmente anacronistico, soprattutto se hai già un’idea dell’evoluzione che il diritto di famiglia ha visto negli anni. Se non conosci ancora la riforma del diritto di famiglia, non temere: continua a leggere il prossimo paragrafo per scoprire tutti gli aggiornamenti e le novità introdotte in questi anni.

Diritto di famiglia 1975: cosa è cambiato

Il nuovo diritto di famiglia ha un assetto completamente diverso da quello pensato nel 1942 ed è in continua evoluzione.

La prima grande riforma del diritto familiare fa riferimento alla legge 19 maggio 1975, n. 151 (“riforma del diritto di famiglia”). 

In questa legge 151 del 1975 il legislatore, rifacendosi all’art. 29 della nostra Costituzione che tutela l’uguaglianza dei coniugi, ha apportato modifiche sostanziali alla normativa in materia che hanno mutato radicalmente la concezione di famiglia.

Tra i punti più importanti del nuovo diritto di famiglia 1975 dall’entrata in vigore:

  • Parità giuridica e morale dei coniugi (art. 143 c.c.);
  • Uguaglianza giuridica tra figli legittimi e illegittimi, riconoscendo a questi ultimi i medesimi diritti successori (art. 566 c.c.);
  • Istituzione della comunione legale dei beni fra i coniugi (artt. 159 ss. c.c.) come regime patrimoniale legale della famiglia (in mancanza di diversa convenzione);
  • Introduzione della potestà genitoriale condivisa con entrambi i genitori, contrariamente alla vecchia normativa dove la patria potestà era attribuita esclusivamente al padre;
  • Presenza e intervento del giudice nella vita della famiglia (artt. 145 e 155 c.c.);
  • Scomparsa dell’istituto della dote e del patrimonio familiare.

Leggi importanti in materia

Oltre alla già citata riforma del 1975, ci sono molte altre leggi e novità che hanno interessato il diritto di famiglia negli ultimi decenni e hanno contribuito alla sua completa revisione.

Eccone alcune:

  • Con la legge n. 431/1967 vengono integrate le norme del codice in tema di adozione e affido, che successivamente vengono riformate con la legge n. 184/1983 e con la legge 149/2001;
  • Con la legge n. 898/1970 viene formalmente introdotto il divorzio, la cui disciplina viene modificata nel 1987;
  • Grazie alla legge n. 121/1985 viene modificata la disciplina del matrimonio concordatario;
  • La procreazione medicalmente assistita viene introdotta con la legge n. 40/2004;
  • La legge sull’affidamento condiviso ( legge n. 54/2006) modifica in tutto e per tutto l’assetto dei rapporti genitori-figli così come disciplinato dal codice civile.

Tutela alla violenza in famiglia

Per tutelare l’istituzione famiglia da tutte le forme di violenza, è stata introdotta nel 2001 la legge 154 (misure contro la violenza nelle relazioni familiari), che ha introdotto nel C.C. il titolo IX bis sotto la rubrica ordini di protezione contro gli “abusi familiari”.

Particolarmente importanti gli artt. 342 bis e 342 ter: quando la condotta del coniuge è causa di pregiudizio dell’integrità fisica o morale o alla libertà dell’altro coniuge o convivente, il giudice, con provvedimento di natura provvisoria può imporre a colui che ha tenuto tale condotta l’allontanamento dalla famiglia ed il pagamento di un assegno periodica a favore dei familiari che rimangono privi di mezzi adeguati.

Tali misure per evitare che le vittime di abusi restino in silenzio e per trattare tempestivamente un caso di emergenza.

Conoscere il diritto familiare: master Unicusano

Se sei interessato al nuovo diritto di famiglia e vorresti conoscere più da vicino tutto ciò che ruota intorno a questa disciplina, il Master I livello in Diritto della famiglia e delle persone di età minore dell’Università Niccolò Cusano è la scelta giusta per te.

In questo master, in partnership con Studiodonne M&R dell’Avv. Maria Luisa Missiaggia, verranno affrontate le  basi teorico-pratiche con casi di separazioni, divorzi, mediazioni e negoziazioni assistite associati alla giurisprudenza aggiornata per approcciarsi al settore.

L’obiettivo è quello di formare professionisti con un’ampia conoscenza del nuovo diritto di famiglia e delle nuove normative di questa branca, in grado di valutare con oggettività e competenza i casi più disparati.

Le conoscenze acquisite nel master sono utili per tutti coloro che operano a contatto con il pubblico, dagli avvocati all’assistente sociale, da chi lavora nel terzo settore al privato.

Il nostro master è tenuto da docenti e professionisti di altissimo livello ed è fruibile online, grazie ad una piattaforma di e-learning accessibile 24 ore su 24.

Tra le tematiche trattate nel master:

  • Introduzione al diritto di famiglia;
  • Il matrimonio;
  • Lo scioglimento del matrimonio e la separazione dei coniugi;
  • Lo stato di figlio;
  • L’evoluzione del diritto di famiglia nella legislazione italiana, dalla mediazione familiare al divorzio breve;
  • Procedure in materia di diritto di famiglia;
  • Calcolo degli assegni di mantenimento;
  • Risoluzione delle controversie.

Al termine del percorso lo studente è tenuto a svolgere un esame di profitto, per testimoniare l’effettivo assorbimento delle nozioni. In caso affermativo, avrà diritto al diploma di master.

Sul nuovo diritto di famiglia ti abbiamo detto tutto: se sei interessato a conoscere nel dettaglio questa disciplina e ad iscriverti al nostro master a Pescara, contattaci o chiama il numero verde 800.98.73.73.

 


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